→ giugno 7, 2001

Il primo test di politica economica per Silvio Berlusconi potrebbe arrivare in anticipo rispetto alla formazione del suo Governo. A far capire di che pasta è fatto il liberismo del centrodestra sarà un europarlamentare di Forza Italia, il cui voto è determinante per l’esito di un braccio di ferro che vede contrapposti il Parlamento Europeo di Strasburgo e la Commissione di Bruxelles, e che ha per posta la legge sulle Opa.
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→ maggio 29, 2001

Dopo il voto a sinistra
Chi vuol dare alle vittorie di Roma, Napoli e Torino il significato di una rivincita del centrosinistra sul 13 Maggio, commette un errore: cercare di trasformare il dato reale di vittorie vere ma amministrative in quello virtuale di una vittoria politica mancata, sminuisce la funzione dei sindaci eletti.
È forse utile ricordarlo ora che, con l’insediamento delle Camere, il centrosinistra deve definire le sue architetture interne. Intanto oggi si riunisce la segreteria dei Ds, chiamata a confrontarsi su tempi, modalità e percorsi del nuovo congresso. Che ruoteranno, inutile nasconderselo, intorno alla possibile leadership che ne potrebbe uscire.
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→ maggio 26, 2001

Ai consumatori i costi del caso Montedison
Nel mercato francese dell’energia elettrica non si può entrare. Non si può vendendo energia, dato che EdF lo controlla al 90%; non si può comprando quote di EdF, al limite scalandola, dato che la società è posseduta al 100% dallo stato francese. Il quale, a ulteriore protezione del monopolio pubblico, in tutte le sedi, ultimamente anche il vertice di Stoccolma, ha cercato di limitare al minimo l’apertura del mercato elettrico europeo.
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→ aprile 27, 2001

Destra e politica monetaria
La Banca centrale europea anche ieri ha deciso di lasciare immutati i tassi d’interesse, deludendo le richieste che dal Fondo monetario e in buona sostanza dagli Stati Uniti si erano levate sempre più pressantemente. Otmar Issing, che nel board di Francoforte è il custode più rigoroso del mandato esclusivo attribuito dal Trattato di Maastricht alla Bce, difendere la stabilità dei prezzi, l’aveva annunciato.
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→ aprile 13, 2001

Pensavo agli attentati di Roma e Torino, leggendo due ricerche. La prima, «Cultura, apertura e finanza», di Rene M. Stultz della Ohio University, dimostra quanto, nel mondo globalizzato, l’elemento religioso nazionale conti nella tutela dei diritti dei creditori. La seconda di Charles Wyplosz, riscontra che la liberalizzazione finanziaria produce nell’immediato un boom del prodotto interno lordo, seguito da crisi valutarie più o meno accentuate a seconda del grado di efficienza dei regolatori, e quindi da periodi recessivi: ma che per i paesi in via di sviluppo la crescita del Pil che segue la liberalizzazione è molto più accentuata che nei paesi più avanzati, e anche il rallentamento che segue le crisi nel medio periodo è meno forte.
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→ marzo 20, 2001

Due voci a sinistra si sono particolarmente distinte nei commenti al progetto “Azioni per la competitività” che Confindustria ha presentato a Parma venerdì e sabato di fronte a una platea di 4000 imprenditori. Quella di Valentino Parlato sul Manifesto e quella di Eugenio Scalfari su Repubblica. Entrambi hanno inviato la sinistra a non commettere l’errore di considerare la Confindustria di Antonio D’Amato come una sorta di organizzazione collaterale alla Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi.
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