→ maggio 28, 1998
Seguire meno le ideologie e più i propri interessi, fornire gli strumenti perché i cittadini informati scelgano i loro amministratori sulla base dei costi e della qualità dei servizi: non serve solo all’efficienza, serve alla democrazia
Che cosa hanno in comune Borghini, Formentini, Albertini, Castellani? Che, sindaci di due grandi città non sono riusciti a vendere le farmacie comunali: come invece si erano impegnati a fare.
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→ aprile 28, 1998
Per completare la riforma Amato, che aveva creato le fondazioni, separandole dalle loro banche, c’erano due strade: agire sulle banche, oppure agire sulle fondazioni. Il Governo ha scelto la seconda strada: la proposta di legge Pinza non riguarda le banche, ma le fondazioni. E’ una strada meno diretta e quindi dagli esiti più lenti e meno certi, perche’, quando si privatizza una banca, cambia “solo” la proprietà, ma il mestiere resta quello di prima.
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→ aprile 25, 1998
Non ha voluto perdere l’occasione, il Governatore della Banca d’Italia per ripetere l’ammonimento che non cessa di rivolgere al Governo ed al Paese: perché la vita nell’euro non sia un purgatorio, non basta aver riportato il deficit nei limiti, bisogna ridurre la spesa corrente e diminuire la pressione fiscale; solo così si possono ottenere la fiducia degli operatori ed i tassi di crescita indispensabili per aumentare l’offerta di lavoro. E non ha consegnato queste sue convinzioni ad un’intervista – che, come è noto, e’ sempre personale – ma le ha espresse nel corso di un’audizione alla commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
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→ marzo 7, 1998
Il presidente di Paribas ha sollevato ieri qualche interrogativo sull’opportunita’ che il Comit si espanda in Banca di Roma, anziche’ puntare sulla penetrazione nelle aree del Nord Est per il proprio sviluppo. L’intervento puo’ essere letto all’italiana, un altro capitolo della eterna saga tra finanza laica e finanza cattolica, delle leggendarie strategie della Galassia del Nord; oppure puo’ essere vista come l’invito a pensare in termini di piani industriali e non solo di somma di sportelli.
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→ marzo 3, 1998
La soddisfazione per aver tagliato il traguardo del deficit 1997 è legittima. La concentrata tensione agli obbiettivi macroeconomici è, all’avvicinarsi della data di esame finale, comprensibile. Ma governo e maggioranza non possono non fare i conti con preoccupazioni che si addensano anche su un altro versante: quello dello sviluppo e degli interventi per le aree depresse.
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→ febbraio 25, 1998
Due polemiche, su Telecom e su IRI 2, hanno agitato il dibattito politico dell’ultima settimana. Due polemiche accomunate da una singolarità: nessuno ne ha tratto il sia pur minimo vantaggio. Non il Governo, non la maggioranza; neppure l’opposizione. Due polemiche servite solo a diffondere a piene mani tossine che allontanano il paese da quella cultura del mercato e della concorrenza di cui ha tanto bisogno.
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