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→  luglio 14, 2011


Paure e pregiudizi

«If you panic, panic first», mi diceva un navigato banchiere. Se un fatto ti spaventa, o reagisci subito, oppure stai fermo, non aggregarti al gregge che fugge, e ragiona. Ma ragionare nei momenti di panico è difficile: nell’ansia i pregiudizi sembrano antica saggezza, le idee convenzionali il distillato dell’esperienza, le frasi fatte un solido ancoraggio. Invece il più delle volte sono solo quelli che Bacone chiamava idola fori, e sono responsabili dei comportamenti gregari che amplificano i fenomeni. È quando si placa il vento e sembra scorgersi il sereno il momento per smontarli. Sarà domani la giornata propizia?

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→  luglio 9, 2011


Lo scudo anti lodo, pare assodato, Tremonti né l’ha messo né l’ha letto. Ma l’articolo che aumenta a 100 anni il periodo di ammortamento fiscale delle opere pubbliche non può essergli sfuggito. Eppure esso ha, per l’immagine di Silvio Berlusconi, un effetto, certo non altrettanto eclatante, ma anch’esso devastante: perché, azzerando di fatto ogni ipotesi di coinvolgimento dei privati nella costruzione e nel finanziamento di infrastrutture, infrange uno dei capisaldi su cui ha costruito l’identità sua e del suo governo. La norma solleva dunque un interrogativo politico, che si aggiunge all’interrogativo sui suoi effetti economici, quali emergono da una pur semplificata analisi.

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→  giugno 26, 2011


Domani mattina consegnerò le mie dimissioni al presidente di Bpm, MassimoPonzellini, e al presidente del collegio sindacale, Salvatore Rino Messina, come avevo detto che avrei fatto scivendone su questo giornale. Quello che mi ha impressionato ieri è stato vedere 3.800 mani alzate per approvare un aumento di capitale di quelle dimensioni, due volte la capitalizzazione di Borsa della banca, che richiederà in media 6.100 euro a testa ai soci se vogliono non diluirsi; e subito dopo due su tre delle stesse persone che votano per non modificare la governance della banca neppure in modo assai blando.

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→  giugno 25, 2011


«Vorrei tanto che tassassero i profitti finanziari dei miei pochi risparmi, perché tasserebbero anche quelle di chi ha grossi capitali investiti: così si aiuterebbe il nostro Paese a uscire dalla crisi in cui si trova». È la voce registrata di una pensionata che ha dato l’avvio alla puntata di mercoledì scorso di “Tutta la Città ne parla”, rubrica di Radiotre in onda la mattina.

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→  giugno 22, 2011


La proposta di portare il numero delle deleghe da tre a cinque sta diventando l’argomento più importante dell’assemblea straordinaria di BPM di sabato, perfino più del maxi aumento di capitale da 1200 milioni di €. A ragione, perché quella norma rimanda direttamente alla governance della Banca, e quindi alla causa prima dei suoi problemi congiunturali e strutturali. E’ per ragionare su questo tema che mi rivolgo ai soci di BPM. Lo faccio quale unico consigliere indicato da Assogestioni. Questa rappresentanza, viene asserito, sarebbe testimonianza di una “speciale attenzione” verso gli investitori istituzionali: un’attenzione che quindi va usata.

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→  giugno 22, 2011


Hanno aderito all’appello:
Giorgio Barba Navaretti, Pierpaolo Benigno, Valerio Castronovo, Franco Debenedetti, Carlo Dell’Aringa, Alessandro De Nicola, Gian Maria Gros Pietro, Luigi Guiso, Andrea Ichino, Alessandro Leipold, Stefano Manzocchi, Michel Martone, Donato Masciandaro, Roberto Perotti, Guido Rossi, Michele Tiraboschi, Giacomo Vaciago, Luigi Zingales.

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