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→  settembre 16, 2012


La Corte di Karlsruhe ripropone la priorità del diritto nei Paesi Ue.

Un segnale forte, così Angela Merkel ha qualificato il verdetto di Karlsruhe. E’ l’omaggio riconoscente alla Corte per lo scampato pericolo? E’ un apprezzamento per tener buoni quanti, all’interno della maggioranza, la accusano di lassismo? O è un commento equilibrato, che solo a confronto con gli entusiasmi con cui il verdetto è stato da noi accolto appare degno di nota?

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→  settembre 12, 2012


Ma insomma, con quale programma ti presenterai? Avvicinandosi le primarie aumenta il numero di coloro che cercano di sospingere Matteo Renzi nell’angolo: hic Rhodus, hic salta. È destino degli sfidanti che a loro si chieda di dare risposte precise e impegnative, e agli incumbent si consentano risposte ambigue e vaghe. Il fatto è che di questi tutto è già noto e pesato.

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→  agosto 31, 2012


Nel ’93 era chiaro che il sistema era arrivato al capolinea: un sistema che stava in piedi solo più grazie alla corruzione, privo di idee e privo di uomini; un sistema che, per 40 anni, assorbendo e neutralizzando le novità – prima Nenni, poi Spadolini, poi Craxi – sostanzialmente non aveva dato agli elettori la possibilità di una scelta che non fosse una mera dichiarazione di identità. Nel ’93 la gente chiedeva di poter scegliere, aveva fiducia: fu il maggioritario a doppio turno per i sindaci, il sistema elettorale che ha funzionato meglio.

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→  agosto 25, 2012


C’è il vorticoso agitarsi dei leader politici, la smania di spostarsi da una capitale all’altra, la frenesia di incontrarsi a due, a tre, a tutti, l’ansia di avanzare proposte: per mostrare con evidenza catodica ai loro elettori (e magari per costatare con compiacimento essi stessi) che stanno nel fuoco dei problemi, e che li stanno gestendo. Ma c’è anche un sentimento degli elettori, che si sta diffondendo, una richiesta di assicurare stabilità ai valori costitutivi della nazione, una volontà di rappropriarsi del potere che le costituzioni democratiche attribuiscono al popolo. Si riscopre l’importanza dei principi costituzionali per una società libera.

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→  agosto 7, 2012


Una parte dello spread, si dice, è dovuta al timore che l’Italia sia costretta a uscire dall’euro, una parte (200 punti base, secondo Ignazio Visco) dipende dai fondamentali del nostro Paese. Ma siamo ben coscienti che i 200 punti “nostri” stanno, per così dire, sotto; se non ci fossero, al di sopra non ci sarebbero neanche i punti “dell’euro”. I numeri sono quel che sono, la differenza sta nei tempi: i tempi lunghi per risolvere i nostri problemi, e i tempi necessariamente limitati degli interventi straordinari della BCE sui titoli del debito pubblico. «The market can be wrong longer than you are liquid» («Il mercato può sbagliare più a lungo di quanto tu possa essere liquido»), l’adagio vale per gli investitori privati e per i gestori professionali, ma neppure la Bce può stampare moneta illimitatamente. Anche se non ci fosse un giudice a Karlsruhe.

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→  luglio 29, 2012


Thilo Sarrazin
L’Europa non ha bisogno dell’euro.
Come un’illusione politica ci ha portato alla crisi.

DVA Verlag
Pagg 462

Europa braucht den Euro nicht.
Wie uns politisches Wunschdenken in die Krise gefuehrt hat

DVA Verlag
Pagg 462


Un milione e mezzo di copie, uno dei 10 libri più venduti in Germania nell’ultimo mezzo secolo. Ha avuto travolgente successo e critiche feroci Deutschland schafft sich ab (che potrebbe tradursi con La Germania si sta eliminando) il precedente libro di Thilo Sarrazin: la denuncia della perdita di identità di una Germania sempre più vecchia per la riduzione delle nascite, più piccola per l’immigrazione musulmana, più piatta per la dipendenza da sovvenzioni statali, gli è valsa la richiesta, poi rientrata, di espulsione dal partito socialdemocratico.

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