→ febbraio 25, 2022

A 30 anni da Mani pulite, c’è una grande rimozione nazionale: l’azienda pubblica usata come una mucca
Il 17 febbraio 1992 veniva arrestato Mario Chiesa: il trentesimo anniversario è stato l’occasione per rievocare la stagione di Mani pulite, in modo particolare gli eventi giudiziari. Sette mesi dopo, il 16 settembre, l’Italia sarebbe uscita dal Sistema monetario europeo: ma la ricorrenza non è stata l’occasione per investigare la relazione tra le due crisi, quella politica e quella economica. E neppure per ricostruire il meccanismo attraverso cui danaro privato finiva ai partiti, che pure offre interessanti considerazioni su quel passato, e non solo. Il meccanismo presuppone che accanto a una transazione economica “normale” tra un soggetto privato (fornitore) e un soggetto pubblico (cliente), ve ne sia una “occulta” con cui il privato mette un importo (la tangente) nella disponibilità di chi ha avuto il potere di originare la transazione, importo che egli successivamente verserà al suo partito di riferimento. E’ quindi necessario che ci siano: primo, attività economiche pubbliche; secondo, potere dei partiti politici di mettervi, in posizioni con potere esecutivo, persone di propria fiducia; terzo, sistemi finanziari per trasferire gli importi delle tangenti al partito dante causa.
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→ febbraio 22, 2022

Al direttore.
Hanno dichiarato non ammissibile l’omicidio del consenziente. E quello dell’implorante?
→ febbraio 17, 2022

Al direttore.
Abbiamo corso il rischio di diventare prigionieri del green pass, scrive Susanna Tamaro sul Corriere del 16 febbraio. Infatti non è potuta entrare in un negozio dove voleva comperare un paio di scarponcini da montagna, avendo il documento scaduto da un giorno: ma se sono scaduti, neanche con la patente si può guidare né col passaporto espatriare. Si scandalizza per lo spreco di denaro pubblico perché forze dell’ordine inseguono cardiopatici in passeggiata pei boschi senza mascherine: roba da segnalare per la spending review. Io avevo 87 anni quando è arrivato il Covid: mi ha portato via, nella più ottimistica (?) previsione, il 20 per cento della mia aspettativa di vita sociale. Finché è arrivato il green pass. Grazie alle norme che ne impongono il controllo, ho ricominciato ad avere vita di relazione, treno, teatri, convegni, ristoranti, amici, in (relativa) tranquillità. Altro che prigionieri, il green pass ci ha resi liberi: liberi di fare vita sociale, liberi dalla paura. Liberi di andare là dove ci porta il cuore.
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→ febbraio 16, 2022

Caro Cerasa,
vorrei raccontarti una storia straordinaria, in sé e rispetto a quelle per cui ti scrivono; l’ho trovata su QUORA+. La sera prima di morire, Einstein, scritti ancora alcuni appunti sulla sua passione, una teoria unificata dei campi, riposti carta e matita sul comodino, disse alla suora che lo assisteva: “Penso di volermi riposare un poco”. La suora, l’ultima persona con cui Einstein si intrattenne, racconta che aveva spostato il suo letto, perché dalla finestra egli potesse ammirare il piccolo giardino rotondo. “Professore, crede che questo giardino l’abbia fatto Iddio?” “Sì, rispose Einstein, Dio è sia il giardiniere sia il giardino”. “Oh, disse la suora, così non l’avevo ancora mai guardato”. Al che Einstein: “Sì, e io ho passato tutta la mia vita per riuscire a gettare uno sguardo su di lui mentre fa il suo lavoro”.
→ febbraio 3, 2022

Al direttore.
Sergio Mattarella, che per mesi e mesi aveva ribadito di voler chiudere il suo settennato alla scadenza naturale, quando vedeva che, al succedersi delle votazioni, crescevano i consensi sul suo nome, avrebbe potuto ribadire la propria indisponibilità: a sostenerlo è stato Fabio Dragoni, della Verità, a “DiMartedì”, di Giovanni Floris su La 7 (minuto 35). Evidentemente non sa che la Costituzione (art.87) tra i poteri del presidente della Repubblica mette quello di indirizzare messaggi alle Camere, con modalità rigorosamente precisate. E’ ovvio che un intervento sull’espressione della propria volontà di un parlamentare, o sulle determinazioni dei partiti, mentre sono in corso votazioni sarebbe gravemente improprio, probabilmente al limite di una violazione della Costituzione. Come se non bastasse, Dragoni aggiunge che “Mattarella ha giocato la sua partita e l’ha vinta”: parole che conviene non commentare perché risuonino nella loro insultante assurdità. Ma riportare, perché rimangano a disdoro di chi le ha pronunciate.
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→ gennaio 30, 2022

Dopo il first best c’è lui. Buone notizie per il futuro.
Adesso il peggio sarebbe quello di dare al secondo mandato a Mattarella un significato negativo, di remedium peccatorum degli altri. Bisogna invece coglierne il significato positivo, di unanime approvazione di quello che, del tormentato settennato che gli è toccato in sorte, è stata la sua scelta più significativa: quella di Draghi a capo del governo.
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