→ maggio 11, 2000

Sull’e-mail inviata da Giuliano Amato al premier inglese
Giuliano Amato in prudente attesa del voto ascolta parlamentari della maggioranza e dell’opposizione che si alternavano ai microfoni. Ogni tanto scriveva una frase sul foglio davanti a sé. Dalla minuta recuperata da un cestino, si è accertato che non si trattava di appunti, bensì di una bozza della e-mail che la sera avrebbe voluto inviare al premier britannico, il suo amico Tony Blair.
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→ febbraio 10, 2000

La televisione sposta il voto del 7-8% degli elettori, scrive Renato Mannheimer (Politica e TV, Corriere della Sera di lunedì); la notizia viene ripresa dal Giornale (L’Esperto: “Grazie alla RAI la sinistra aumenta i voti”, martedì 8 Febbraio); chissà quante volte la sentiremo citare, incominciando dal prossimo dibattito in Senato sulla par condicio. Avallata da un parere così autorevole, a forza di essere ripresa e ripetuta, rischia di diventare un “fatto”: come le cento parole che avrebbero gli esquimesi per indicare la neve.
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→ febbraio 9, 1999

Penserà pure in francese Bruno Trentin, come scrive il Corriere di ieri, ma non é l’ esprit de finesse che parla in lui quando di flessibilità é il discorso: in quel caso, con geometrica precisione rivolge il tiro su chiunque nomini il vocabolo-tabù.
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→ gennaio 13, 1999

Si continua a ragionare su ciò che le Fondazioni fanno mentre il problema sta in che cosa le Fondazioni sono
“E’ mio il nome che sta sul tetto del suo ufficio”. Henry Ford II aveva licenziato Lee Iacocca “per questioni di chimica”, e agli azionisti e analisti che gli rovesciavano addosso critiche feroci, così ricordava la legge base della società capitalistica: le decisioni di chi ha la maggioranza sono legittime anche quando appaiono – o sono – sbagliate.
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→ giugno 16, 1998

Da quando e’ stato quotato il titolo Telecom ha fatto peggio del mercato. Migliaia di piccoli azionisti guardano con preoccupazione il futuro del loro investimento. Preoccupato e’ il Governo, dice Maccanico, teme per la stabilità dell’azienda. Preoccupazioni pare esprima anche l’avvocato Agnelli nel dichiarare che Telecom ha bisogno di un amministratore delegato “molto capace”.
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→ settembre 19, 1997

Le voci sono sempre più insistenti e concordi, ormai non è più possibile nasconderlo: la formazione del nucleo stabile per Telecom privatizzata sta incontrando notevoli difficoltà. Ne sono testimonianza la modesta entità delle partecipazioni fin qui annunciate, la dichiarazione di non interesse da parte di alcuni candidati, la stessa disponibilità del Tesoro a ridurre il periodi di impegno a non vendere.
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