→ Iscriviti
→  maggio 19, 2003

corrieredellasera_logo Caro Mieli,

una cosa non cessa mai di sorprendermi: è come il cambiamento del clima politico si manifesti con opinioni che sorgono simultaneamente e indipendentemente una dall’altra.

leggi il resto ›

→  dicembre 8, 2002

corrieredellasera_logo
Voto contrario – Lettera a Mieli

Caro Mieli,
sul ddl che rende permanente il 41 bis il 17 ottobre, in dissenso dal mio gruppo, ho fatto dichiarazione di astensione (come lei sa in Senato l’astensione conta come voto contrario). Siamo stati pochissimi e, del mio gruppo parlamentare, io solo. Come vede a volte ci si trova di istinto.

Franco Debenedetti

→  novembre 20, 2002


Nella sua analisi del «riformismo qui in Italia», lei, caro Mieli, solleva due problemi connessi ma distinti. Il primo è l’ambiguità semantica per cui il riformismo sarebbe più «presunto» che vero (Francesco Damato), «più cosmetico che realmente innovativo» (Eugenio Scalfari). Io credo invece che non sia così. Sostiene poi che il riformismo è destinato a «prendere pochi voti» come dice Roberto Cassola. Anche qui non penso che sia così. Riforme aveva promesso l’Ulivo quando vinse nel `96 (e parecchie ne ha fatte nella sua breve stagione), riforme ha promesso la Cdl nei 2001 (e deve ancora dimostrare che qualcuna saprà realizzarla). E ci sono, nel centrosinistra, persone convinte che un programma riformista sia il solo con cui vincere alle elezioni.

leggi il resto ›

→  ottobre 11, 2002


Intervista di S. Riz.

«Che ci voglia un’integrazione industriale, lo hanno detto tutti. Che il pia­no della Fiat debba essere cre­dibile è ovvio». E dopo queste considerazioni, il senatore Franco Debenedetti si pone una domanda: «Ma con chi va discusso il piano?».

leggi il resto ›

→  agosto 13, 2002


Intervista di R. Ba.

«Gli obiettivi lega­ti alla nascita dell’euro sono sta­ti raggiunti, ma di fronte allo spettro della recessione cosa facciamo? Siamo pronti ad af­frontare una politica deflazioni­stica e ad avere più disoccupa­ti?». Franco Debenedetti, sena­tore diesse, ricorda che il proto­collo è un accordo tra governi e dunque un documento politi­co. E di fronte a queste scelte la politica deve rientrare in gioco.

leggi il resto ›

→  luglio 7, 2002


Franco Debenedetti, rappresentante dell’area liberal della Quercia, ha scelto di non andare a Genova. E spiega: «Il movimento no global si fonda su idee e analisi sbagliate, non utilizzabili per una sinistra di governo. Bisogna quindi parlare ai giovani sedotti da quelle idee e usati da quei movimenti: le loro generosità e idealità sono un bene prezioso. Ma bisogna farlo scegliendo le occasioni in cui la contestazione non prevale sulla disponibilità a discutere». E in merito alla presenza diessina a Genova, aggiunge: «Se ci si va, non si può non dire che le violenze ci sono state sia da parte dei manifestanti che da parte delle forze dell’ ordine»