→ febbraio 23, 2005
Intervista
Il senatore Franco Debenedetti dice che è piuttosto complicato decifrare questa sostituzione alla guida del quotidiano l’Unità, con Antonio Padellaro, il condirettore, che prende il posto di Furio Colombo. «Sulle prime sembrerebbe un cambiamento che non cambia, se mi è consentito il gioco di parole… e invece, sotto sotto, io credo che…».
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→ febbraio 17, 2005
«Non mi pare che basti parlare di cattivo gusto. Questa è un’intromissione negli affari di un Paese straniero». Il senatore Franco Debenedetti reagisce così allo spot trasmesso dalla tv pubblica svedese. Perché senatore Debenedetti?
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→ gennaio 29, 2005
La concentrazione di tre reti in mano a Rai e tre a Mediaset costituisce una anomalia del nostro sistema televisivo
La concentrazione di tre reti in mano a Rai e tre a Mediaset costituisce una anomalia del nostro sistema televisivo. La quota di risorse pubblicitarie catturata dalla televisione rispetto alla carta stampata è anch’essa una anomalia. Ma il fatto che esistano due anomalie non autorizza a pensare che l’una sia causa dell’altra. Questo è il senso del mio articolo pubblicato sul Sole 24 Ore di domenica scorsa, e che non è piaciuto a Salvatore Bragantini: secondo lui esibirei “l’ottimismo di Pangloss”.
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→ gennaio 2, 2005
La Rai oggi è pubblica, rimarrrà di controllo pubblico anche dopo la vendita, prevista dal Governo, di una quota di minoranza.
La Rai oggi è pubblica, rimarrrà di controllo pubblico anche dopo la vendita, prevista dal Governo, di una quota di minoranza. Non sarebbe quindi una novità se Prodi, con la sua lettera al Corriere della Sera del 30 Dicembre, si fosse limitato a dire “Allo Stato il servizio pubblico”. La novità è: “ Ai privati la RAI commerciale”.
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→ dicembre 2, 2004
Con la riduzione delle tasse, Berlusconi ha calato sul tavolo una carta su cui gli altri giocatori sono costretti a “ballare” per i prossimi giri.
Con la riduzione delle tasse, Berlusconi ha calato sul tavolo una carta su cui gli altri giocatori sono costretti a “ballare” per i prossimi giri. Se il centrosinistra ridicolizza i tagli come una “mancetta”, gli consente di dire che lui per primo avrebbe voluto un taglio assai più significativo. Se ne contesta la scarsa incisività, sia per sostenere i consumi sia per ridare competitività alle imprese, ingigantisce l’immagine di un Berlusconi disposto a rischiare il rapporto con gli alleati pur di dar prova di coerenza. Se dice che i tagli sono finti, non puo’ gridare alla macelleria sociale. Se solleva dubbi sulla copertura, non si puo’ lamentare che siano stati trascurati investimenti, per esempio in ricerca, per importi di due o tre volte maggiori.
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→ ottobre 22, 2004
Intervista di Federico De Rosa
«Condizione indispensabile perché un bene sia venduto, è che chi ce l’ha voglia venderlo. La Rai è controllata dalla politica, e non esiste una maggioranza politica disposta a perdere questo controllo». Il senatore Franco Debenedetti non ha dubbi. Pur essendo favorevole alla privatizzazione della tv pubblica, dietro il percorso tracciato dalla Legge Gasparri vede un rischio: «La Gasparri mantiene il controllo della politica sulla Rai, lo scherma dalle critiche maggiori, lo perpetua per sempre».
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