→ novembre 5, 2009
L’acqua è un bene pubblico, non ci piove. Dacia Maraini, che se ne preoccupa nella sua rubrica di martedì, può stare tranquilla. Che però a un certo punto diventa privato. Perde la sua natura pubblica quando fa girare le turbine (private) che producono elettricità? Quando irriga campi privati? E quella del rubinetto, lo diventa quando riempie il bicchiere? Come gli altri beni della terra, l’acqua è un bene pubblico, e il suo essere pubblico si realizza quando le usa il pubblico vero, l’“utilizzatore finale”. Quello che conta non è l’“in sé” del bene, ma il modo con cui viene usato. Bisogna distinguere il bene dal servizio.
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→ agosto 15, 2009
Non è necessario che sia un’azienda pubblica a «fornire» una televisione che riguarda tutti i cittadini
Caro Direttore,
“La nozione di Servizio pubblico (SP)” implica “l’idea della tv come bene comune di importanza nazionale, al pari della luce, del gas, dei trasporti”, scrive Aldo Grasso (La Rai ha fatto una scelta di campo, Corriere della Sera del 10 Agosto). Proprio gli esempi che cita dimostrano che non è affatto necessario che un SP, quale certamente è la televisione, sia fornito da un’azienda pubblica, anzi che questa è, in generale, un’eccezione: l’energia elettrica è privatizzata e in concorrenza; nei trasporti, quelli su gomma, che ne costituiscono la parte più rilevante, sono la quintessenza del privato; largamente privati sono i trasporti aerei; e se il gas lo è in misura insoddisfacente, è per ragioni che con il SP hanno ben poco a vedere.
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→ marzo 26, 2009
Caro Direttore,
Sarà pure stato per divertimento filosofico che Keynes scrisse “Possibilità economiche per i nostri nipoti”, come annota Dario Fertilio (Corriere della Sera del 21 Marzo). Ma Guido Rossi, ripetendone il titolo con il punto interrogativo, ne rovescia la prospettiva; e scegliendolo come spunto per uno dei suoi saggi savonaroliani, induce a trarne qualche considerazione attuale.
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→ febbraio 11, 2009
Dopo le frasi su “Eluana ammazzata”
MILANO – la polemica scoppiata in Senato sulla morte di Eluana Englaro va oltre Palazzo
Madama. Arrivando ad incrinare i rapporti tra personaggi dei rispettivi schieramenti fino ad
oggi portati al dialogo e al rispetto reciproco.
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→ gennaio 27, 2009
Parla Franco Debenedetti: «Ragioni politiche contrastano spesso con ragioni industriali»
ROMA — Franco Debenedetti confessa che quando ha appreso la notizia il passato gli è scorso
davanti agli occhi come un rapidissimo flashback: «Una carrellata dei suoi successi e anche
delle sue sconfitte, degli entusiasmi che ha suscitato, delle energie che ha catalizzato. Che
vuole, abbiamo lavorato trentacinque anni insieme…».
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→ novembre 1, 2008
Interventi e repliche
«Il caso Volkswagen, scrive Massimo Mucchetti, ha messo gli hedge funds addirittura in ridicolo» (Corriere, 31 ottobre). Avevano venduto titoli VW contando che la recessione colpisse tutti i titoli ciclici. Ma nel frattempo Porsche, che ufficialmente aveva il 35% della VW, aveva aumentato il suo controllo fino al 74,1%, usando strumenti che in Germania consentono di non rivelare al mercato l’incremento della partecipazione. Così il circolante si era ridotto al 5,8%: la necessità di ricoprirsi a qualsiasi prezzo ha fatto schizzare il titolo da 210 euro a 1.005 euro, facendo di VW la prima società al mondo per capitalizzazione, e facendo perdere ai fondi hedge da 20 a 30 miliardi di euro.
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