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Archivio della categoria »Corriere Della Sera« Segui questo argomento

→  febbraio 3, 2025


di Aldo Cazzullo e Roberta Scorranese
Franco Debenedetti: «Il caso dell’eredità di Vattimo? Caminada è innocente. Io a 92 anni non smetto di sciare»

Franco Debenedetti, è vero che a 92 anni va a sciare?
«Certo. Sulle Tofane. E a Dobbiaco».

Come si arriva alla sua età in piena forma?
«Mio padre è morto a 99 anni: una piccola beffa per uno come lui, che voleva arrivare a cento a tutti i costi».

Genetica, dunque?
«Non so. Posso però dirvi che bevo un bicchiere di rosso a pasto e mangio di tutto, tranne la testina. E ho sempre coltivato il piacere di scivolare nel sonno accompagnato da un bel libro».

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→  maggio 14, 2024


Aldo Cazzullo risponde a un lettore sulla questione carta o contante. In coda la lettera di Franco Debenedetti inviata a Cazzullo, non pensata per la pubblicazione.

Lettera di un lettore ad Aldo Cazzullo.
Caro Aldo,
ho chiesto il conto in pizzeria ieri sera e mi è stato portato a tavola il pre-conto con la richiesta esplicita del cameriere «pagamento in contanti o con carta»? Dopo aver visto che era il pre-conto mi sono recato alla cassa pagando con la carta. Ho dovuto chiedere lo scontrino fiscale perché anche con il pagamento elettronico il cassiere mi ha salutato senza rilasciare lo scontrino fiscale. Ma prima di rispondere al saluto del cassiere ho dovuto chiedere lo scontrino. Non sarebbe più facile se l’Agenzia delle Entrate eliminasse dalle attività commerciali i dispositivi che emettono il pre-conto? Si farebbe anche meno spreco di carta chimica. Si è mai trovato in questa situazione?
Luca Barretta, Firenze

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→  aprile 28, 2024


Caro Aldo,
il 25 aprile risalendo il corteo per raggiungere la brigata ebraica (ero arrivato un po’ in ritardo), era veramente fastidioso doversi sorbire gli insulti e le grida antisioniste inneggianti ai nipoti e posnipoti di quelli che, seguendo il Gran Mufti, combatterono fianco a fianco delle SS.

→  marzo 13, 2024


Caro Direttore,

il 9 marzo sul palcoscenico della Scala in tutta la sua larghezza appariva uno striscione su cui era scritto a lettere cubitali «Cessate il fuoco».

Sarebbe auspicabile che alla prima occasione, sul palcoscenico del nostro Teatro, apparisse uno striscione uguale a quello del 9 Marzo, ma con una scritta diversa: «Liberate gli ostaggi».

Infatti prendere ostaggi è, nel diritto internazionale, un crimine contro l’umanità. Non è invece considerato criminale che un Paese combatta un’organizzazione terroristica che da anni bombarda di missili le sue città; che lo ha recentemente invaso, commettendo inenarrabili orrori.

Il Sindaco di Milano è d’ufficio Presidente della Fondazione del Teatro alla Scala. In quanto tale mi rivolgo a lui: si adoperi affinché dal nostro Teatro arrivi un messaggio più coerente e, quindi, più utile.

Mi permetto anche di fargli arrivare una copia di «Sabato nero», il libro di Giulio Meotti in cui quelle nequizie sono enumerate.

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→  marzo 11, 2024


Caro Aldo,
al liceo ho letto «Perché non possiamo non dirci cristiani», e sono cresciuto col «Breviario di estetica»: Benedetto Croce! Abolirlo (la) sarebbe imperdonabile.

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→  giugno 17, 2023


Una memoria pacificata e condivisa è un autentico bene pubblico. Per costruirla le scelte simboliche sono importanti e possono fare la differenza. Imprenditore, editore, innovatore della comunicazione e del costume, uomo politico, primo ministro, non c’è dubbio che Silvio Berlusconi abbia un posto nella storia.

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