→ Iscriviti
→  maggio 23, 2012


di Guido Tabellini

What has to be done to prevent the Greek crisis from sweeping aside the single currency? This will be the key question in today’s informal meeting of heads of state and government in Brussels. The summit will allow for progress only if it takes note of two aspects of the current economic reality.

leggi il resto ›

→  maggio 23, 2012


By Costas Lapavitsas

Greek politics is splitting into two camps to contest the coming election, one led by the rightwing New Democracy, the other by the leftwing Syriza. Both insist Greece must stay in the eurozone, even though New Democracy accepts the bailout programme, while Syriza rejects it. Yet harsh reality is now imposing itself. If Greece stays in the eurozone, it will die a slow death. If it leaves, it will go through a crisis, but will also have the opportunity to recover and reshape its society.

leggi il resto ›

→  maggio 7, 2012


Ja
by Thomas Bernhard
Suhrkamp, 2011
pp. 150


Traduzione italiana

di Thomas Bernhard
Guanda, 2012
pp. 104


In un sonnolento villaggio austriaco, uno studioso di scienze naturali che vive da tempo in totale isolamento decide di confessare la propria “infermità psicoaffettiva” e di “rovesciare fuori” la parte interiore di sé. Con questa intenzione si reca a casa dell’amico Moritz, un agente immobiliare che, al contrario, vive a contatto quotidiano con gli altri. Proprio quando lo scienziato entra nel vivo delle sue confidenze, compare una coppia di clienti dell’amico: lui è un costruttore svizzero, lei è persiana. Fin dal primo istante la donna affascina l’intellettuale, che scopre in lei una degna compagna di passeggiate, conversazioni e disquisizioni filosofiche. Lo scienziato ne trae vantaggio: l’incontro con la donna lo rende di nuovo “avido di vita”, e lo allontana dall’idea accarezzata del suicidio. Ma a lei non accade la stessa cosa: in fondo, nel suo tentativo di confessarsi, c’è ben altra e più profonda solitudine, il cui senso è racchiuso proprio nel suo estremo, definitivo sì.

→  maggio 6, 2012


Recensione di Alberto Mingardi

Le linee di faglia sono quelle fratture che rivelano il movimento fra le due masse tettoniche che separano. Lo sforzo di questo libro di Raghuram Rajan è proprio quello di non fermarsi al racconto del terremoto, ma di ripercorrere i movimenti delle zolle. Uscito nel 2010, Fault Lines si è conquistato il plauso quasi unanime dei recensori. La crisi finanziaria aveva già movimentato l’industria editoriale: il lavoro di Rajan era il saggio più complesso, più generoso nelle sfumature, più ambizioso nel tentativo di superare spiegazioni unilaterali e semplicistiche. Chi lo leggesse con la mente aperta non ripeterà più la bestialità per cui la crisi non si dovrebbe ad altro che all’avidità degli attori di mercato. L’edizione italiana è corredata di una nuova introduzione, scritta ad hoc, e da una postfazione che risale alla ristampa del 2011.

leggi il resto ›

→  maggio 4, 2012


recensione di Ilaria Liprandi

La crisi finanziaria ha rovesciato il mondo occidentale con l’irruenza di un terremoto. A differenza di un sisma naturale, però, il collasso economico poteva essere previsto. Pochi economisti lo avevano intuito: Raghuram Rajan è uno di questi e Terremoti finanziari – Come le fratture nascoste minacciano l’economia globale (Einaudi) è il libro in cui spiega come ha fatto. La metafora usata per raccontare la crisi è semplice ma potente: tutta l’economia è attraversata da fratture nascoste, vere e proprie faglie che minacciano la stabilità dell’economia mondiale.

leggi il resto ›

→  maggio 3, 2012


di Francesco Giavazzi e Alberto Alesina

La difficile riduzione delle spese

La spending review , e cioè l’analisi e revisione della spesa pubblica, ha partorito un timido topolino, un risultato quasi imbarazzante per il governo.

leggi il resto ›