Carpanini, la sinistra e la strada da seguire

luglio 15, 2000


Pubblicato In: Giornali, La Repubblica


I planetari semplificano molto, non sempre mettono tutte le stelle e tutte al posto giusto, però, proprio perché schematizzano, stimolano e fanno riflettere. Noi pensiamo indubbiamente che la candidatura a sindaco del centrosinistra debba scaturire da un percorso ampio, che coinvolga la complessa e diffusa articolazione di interessi e di culture della città. Non si vede perché un percorso di questo genere debba escludere una candidatura come quella di Carpanini. Anzi.
D’altra parte qualcosa di assai simile ha pro­posto lo stesso Carpanini, fino a suggerire una consultazione pri­maria che, con tutte le difficoltà pratiche che può comportare, è una strada che non è affatto da escludere. Quel che è necessario è che questo percorso sia reale, che non si fermi ai corpi intermedi della rappresentanza sociale, ma giunga ai singoli gruppi di inte­resse ed alle persone, che consen­ta un approfondimento pro­grammatico vero su alcuni nodi di fondo (la sicurezza, l’ambien­te, i beni culturali, le infrastruttu­re) mettendo in tensione ciò che già si è fatto – ed è molto – con ciò che bisognerà fare.

Ciò che conta è che alleanze e profilo della candidatura offra­no a tali scelte un espressione ni­tida e credibile. Da questo punto di vista quella di Carpanini ha tutte le caratteristiche (esperien­za, lavoro fatto, passione, radica­mento nella città) per essere tale. Tanto più se – come pensiamo ­dalla società torinese scaturirà la domanda di alcune forti, signifi­cative innovazioni nella conti­nuità di una politica – quella del­la giunta Castellani – che ha avu­to il grande merito di mettere To­rino nelle condizioni di spiccare un vero proprio balzo nello sviluppato nella qualità della vita.

Invia questo articolo:
  • email
  • LinkedIn



Stampa questo articolo: