Lettera al Direttore del Foglio
Caro Direttore,
non stupisce che Di Pietro, appena aggregato al PD con la sua bandiera, abbia voluto saggiare i limiti della propria libertà di manovra, facendolo sul terreno sicuro del populismo televisivo e con lo schermo inossidabile della legalità europea.
Stupisce invece l’argomento usato dal PD per bacchettarlo: perché la sua richiesta di spostare Rete4 sul satellite è un ferrovecchio, mentre la legge Gentiloni ha bombe atomiche nuovissime, l’insidioso criterio di posizione dominante e l’assurdo limite del 45% alla raccolta pubblicitaria. Tanta era la fretta, che i controversi progetti Gentiloni diventano così il primo mattone di un edificio programmatico di cui domenica erano state abbozzate le prospettive. Berlusconi non ha protestato, come aveva fatto quando era stato Prodi a minacciare l’atomica: ha capito che questa volta che si trattava di una sorta di licitazione a bridge. Evidentemente sia lui sia Veltroni hanno un comune interesse: sgombrare il terreno da ostacoli e rendere chiaro che non sono tollerate invasioni di campo.
febbraio 20, 2008