«C'è soltanto una soluzione: la privatizzazione»

marzo 11, 2009


Pubblicato In: Varie

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L’opinione di Franco Debenedetti: «Il centrosinistra avrebbe dovuto farlo quando era al governo»

«Ferruccio de Bortoli è il “mio” direttore e perciò sono contento che rimanga al Sole. Ma a parte questa personalissima ragione, ritengo che sarebbe stato un ottimo presidente della Rai». . Questo il commento personale dell’ex senatore Franco Debenedetti, economista ed editorialista del quotidiano di Confindustria su Ferruccio de Bortoli, all’indomani della sua rinuncia a presiedere la televisone di Stato.

D: Debenedetti, anche lei sarà rimasto spiazzato dal ripensamento del direttore del Sole 24 ore, qualche lingua malevola parla di una «pesante controfferta notturna», altri dicono che sia dovuto a frasi sprezzanti sul suo conto pronunciate dal ministro Tremonti. Lei che ne pensa?

R: Le lingue malevole le si punisce non citandole neppure. Quanto alle ostilità politiche, per chi ha diretto giornali come il Corriere e il Sole, è pane quotidiano. Può darsi che de Bortoli abbia capito che accettando di diventare direttore della Rai l’avrebbero sarebbe finito nel tritacarne politico con meno armi per difendersi e, tra le altre cose, con meno peso rispetto ad ora. Può darsi che non gradisse il gioco politico di cui sarebbe stato fatto parte…

D: Senatore, lei da anni ritiene che la soluzione migliore per la Rai sia la privatizzazione. E’ ancora possibile pensarci?

R: Ma figuriamoci! La privatizzazione della Rai era nell’interesse del centrosinistra quando era al potere. Allora c’erano le condizioni economiche e le convenienze politiche per realizzarla. Oggi non ci sono né le une né le altre.

D:Avrebbe dovuto pensarci il governo Prodi? Con una maggioranza così risicata?

R: Poteva provarci. Invece il centrosinistra al governo ha preferito proteggere la propria porzione di potere all’interno della Rai, piuttosto che creare un’azienda che facesse realmente concorrenza a Silvio Berlusconi.

D:Senatore, a suo avviso Berlusconi non ci pensa neppure lontanamente a privatizzare la Rai?

R: Ci mancherebbe! Che interesse può avere il presidente del Consiglio a privatizzare un’azienda su cui, per legge, egli è chiamato ad esercitare un potere di tutela. In pratica si toglierebbe quel personalissimo privilegio che gli attribuisce la gestione di tre reti televisive oltre alle tre di cui è proprietario. In più, oggi non ci sono le condizioni economiche per realizzare un’operazione del genere.

D: Con questa crisi economica lei pensa che nessuno comprerebbe la tv di Stato?

R: Oggi chi può disinveste, figuriamoci se c’è qualcuno che si sobbarca una spesa così ingente per acquistare la Rai.

D: Quindi, se capisco bene, avere una televisione pubblica completamente lottizzata dalla politica sta bene sia al governo che all’opposizione…

R: E’ proprio così. Ed è per questo, forse, che Ferruccio de Bortoli ha pensato bene di restare al suo posto e non diventare vittima di quella stessa lottizzazione politica.
D: Debenedetti, in queste ore sembra sempre più probabile una riconferma – anche per assenza di candidati verrebbe da dire – di Claudio Petruccioli al vertice dell’azienda televisiva pubblica. Lei che conosce bene Petruccioli, ritiene che abbia fatto bene il presidente della Rai?

R: Conosco da molti anni Claudio Petruccioli e lo stimo. Se venisse confermato alla presidenza della Rai ne sarei felice. Ha svolto molto bene il suo delicatissimo ruolo in questi tre anni. Ma è evidente che così appare chiara l’incapacità della politica di trovare un accordo neppure su una vicenda come questa.

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